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Archive for Maggio 2010

I calorosi saluti

Uno è il pm Narducci, che ha fatto partire l’indagine su alcune società di calcio, in particolare sulla Juventus di Moggi e Giraudo. L’altro è il presidente dell’Inter Moratti, che dopo le condanne (scaturite da quell’indagine) che hanno messo fuori gioco Juventus e Milan ha potuto vincere diversi “tituli”.
I due si sono incontrati ieri alla presentazione del libro “I Mondiali della Vergogna” (edito da Edizioni Alegre, una casa editrice vicina a Sinistra Critica), come scrive repubblica.
Alla presentazione del libro era presente anche il capitano dell’Inter Zanetti.
Alla fine della presentazione, come scrive repubblica, il pm Narducci e il presidente dell’Inter Moratti si sono scambiati dei calorosi saluti.

“È il peggiore errore dell’anno, qui ci crocifiggono tutti”

Dopo la partita Lazio-Fiorentina del 22 maggio 2005 in cui si verificò un grave errore arbitrale il designatore Bergamo chiama l’arbitro della partita Rosetti

Bergamo: “Roby…”.

Rosetti: “Uè…”.

Bergamo: “Ma che casino ragazzi! È incredibile…guarda. Ma dio santo ragazzi…ma vai a parlare con Giannichedda? Uno ti fa un fallo e te vai a parlare con quell’altro…eri talmente imbambolato che io non ti riconoscevo nemmeno…credimi. C’è questo episodio, te fai qualche passo e poi vai a parlare con Giannichedda? Io non lo so ragazzi a volte…boh”.

Rosetti: “Che ti devo dire…”.

Bergamo: “Non lo so dimmelo te… se non me lo dici te”.

Rosetti: “Eh…non l’ho visto…non l’ho visto”.

Bergamo: “Dio santo… mai hai tutti che ti protestano e un dubbio ti potrà venire…no?”.

Rosetti: “Eh si… infatti mi viene il dubbio e guardo subito Pisacreta (uno dei due guardalinee), questo faccio…”.

Bergamo: “E lui non l’ha vista, Pisacreta…evidentemente”.

Rosetti: “E poi arriva Giannichedda e mi fa lui (Zauri, n.d.r.) ‘l’ha presa con la testa’…”.

Bergamo: “Giannichedda, ma che ci combina Giannnichedda, Roby? Il fallo non l’ha mica fatto lui. Te lì eri nel pallone… non lo so… eravamo al ventesimo…boh…non eri vivace…e poi dico vai a parlare con Zauri! Aggredisci lui…aggredisci lui vedi se riesci a tirare fuori qualche cosa da lui. Ma che cazzo ci combina Giannichedda, scusami io non lo so: questo è il peggiore errore dell’anno…”.

Rosetti: “È clamoroso?”.

Bergamo: “È clamoroso, questo è il peggiore errore dell’anno che ti devo dire: quello è rigore e anche espulsione. Questo (Zauri, n.d.r.) va col braccio aperto e lo tira fuori è incredibile…”.

Rosetti: “Ufff…ma vaffanculo va…”.

Bergamo: “Ma poi non hai avuto una reazione… uno va, fa, si muove…te fai dei passi molli, vai verso Zauri che si allontana poi viene Giannichedda dice che ha colpito di testa ed è finita li… aldilà del non vedere… che eri anche in buona posizione evidentemente era una situazione difficile, ma non hai avuto quella reazione che dovevi avere. Minimo vai ad aggredire quello che dice che ha colpito di testa o no? Minimo ci vai a parlare, vedi come reagisce, se è imbarazzato se ti dà un aiuto, un conforto… e invece parli con quello che non ci combinava niente non lo so veramente. Qui ci crocifiggono tutti uno insieme all’altro è inspiegabile. Sai te vai lì, Giannichedda dice che è quello che ha fatto il fallo, dice ‘testà ma tu…vabbè: l’arbitro non ha visto e il giocatore è un imbroglione… ma scusa… uno fa il fallo e te vai a parlare con quell’altro…”.

Rosetti: “Cosa ti devo dire…”.

Bergamo: “E che mi devi dire… è un casino, è un casino. Il primo tempo poi, come al solito, Papadopulo (l’allenatore della Lazio, ndr) sembrava il padrone del vapore… e allora è inutile parlare delle cose se poi andate in campo e le cose non le fate. Dimmi quante volte si è parlato di Papadopulo e Papadopulo ha continuato a stare tutto il primo tempo lì, al limite dell’area tecnica a contatto con i giocatori. Banti va beh’… è Luca Banti (il quarto uomo di Lazio-Fiorentina, ndr), ma te sei Roberto Rosetti. ma se noi dobbiamo far diventare gli allenatori eroi, vabbè fate voi… tanto che cazzo me ne frega ci andate voi in campo la domenica. Ma, Dio santo, ci sono allenatori che sono già nell’occhio del ciclone…arrivano in campo quelli come te che non riescono a dirgli: ‘Guardi, stia per lo meno al bordo…’ non dico buttalo fuori ma perchè deve stare al limite dell’area tecnica a contatto con i giocatori io non capisco. Luca è un coglione e ha fatto una partita ma te ne hai fatte cento… va be è un gran frittata, va bè… va bè ci sentiamo ciao”.

Rosetti: “Ciao, ciao”.

“Facchetti all’inizio della partita è venuto nello spogliatoio ….”

Dopo la partita Cagliari-Inter (1-1) di Coppa Italia del 12 maggio 2005 l’arbitro Bertini, che ha arbitrato quella partita, chiama il designatore arbitrale Paolo Bergamo.
Bertini riferisce a Bergamo di come prima della partita il presidente dell’Inter Giacinto Facchetti sia andato nello spogliatoio dell’arbitro “Tra l’altro c’è stato Facchetti che all’inizio della partita è venuto dentro lo spogliatoio a salutare con quel fare sempre… ‘Sa, questa è la tredicesima partita, per ora siamo in perfetta parità, quattro perse, quattro vinte e quattro pareggiate, e per l’Inter non è che sia un grande score’ ha detto. Quindi l’abbiamo preparata in questo modo la partita“, “E non è stato piacevole, non è stato piacevole” continua Bertini. Bergamo dice a Bertini che con Facchetti parlerà lui. “Ma io ho l’impressione…Non so neanche l’interlocuzione più giusta quale possa essere… Questo veramente… a volte è imbarazzante… Una premessa del genere… ci siamo… ci siamo guardati tutti, prima della partita” replica Bertini.

Anche questa intercettazione, come moltissime altre non è stata presa in considerazione dagli inquirenti, i carabinieri di roma e i pm di napoli.

Bergamo: Pronto?

Bertini: Sei a letto Paolo, eh?

Bergamo: No… Allora?

Bertini: Comè andata? Che mi dici?

Bergamo: Ma io ho visto l’ultima mezz’ora perché mi avevano avvertito di questo… di questo fallo di mano che no… non era mica espulsione…oh…

Bertini: Quella non è espulsione…

Bergamo: No, non è mica una chiara occasione da goal.

Bertini: Poi si può fare una disquisizione di carattere tecnico su tutto, ma non si ha la… forse una mancata percezione di dove fosse come posizione, ma non può essere ritenuta un’occasione…

Bergamo: No… un’occasione di.. assolutamente.

Bertini: E’ stato quello che… l’unica cosa…

Bergamo: Protestavano un po’ quelli dell’Inter… sono un po’ insofferenti quando…

Bertini: Eh me ne son accorto. E’stata una remata dal primo minuto poi, dal primo minuto, non capisco, non capisco perché. Tra l’altro c’è stato Facchetti che all’inizio della partita è venuto dentro lo spogliatoio a salutare con quel fare sempre… ‘Sa, questa è la tredicesima partita, per ora siamo in perfetta parità, quattro perse, quattro vinte e quattro pareggiate, e per l’Inter non è che sia un grande score’ ha detto. Quindi l’abbiamo preparata in questo modo la partita.

Bergamo: Mmhh

Bertini: E non è stato piacevole, non è stato piacevole.

Bergamo: Bisogna che ci parli, sì… più tranquillo in campo. Ci avevo già parlato, gli avevo già detto, ma questo non capisce un cazzo…

Bertini: Ma io ho l’impressione…Non so neanche l’interlocuzione più giusta quale possa essere… Questo veramente… a volte è imbarazzante… Una premessa del genere… ci siamo… ci siamo guardati tutti, prima della partita.

Bergamo: Ascoltami, quando avrai buttato giù con me, chiama Gigi, che s’è accorto che m’hai già chiamato..

Bertini: Sì, sì, certo… e quindi… niente, insomma… questa situazione… te l’ho detto, appunto.

Bergamo: Grazie. Comunque la partita… un clima…

Bertini: Al di là di questo la partita è andata bene…

Bergamo: Per quella parte che si diceva ti ci penso io…

Bertini: Sì, perchè poi tra l’altro non ha neanche senso, non mi sembra di aver fatto… Anzi.. anzi! Va buo’…

Bergamo: Buonanotte, ci sentiamo.

Bertini: Ci sentiamo domani.

Bergamo: Ciao, grazie.

Bertini: Ciao, grazie.

“Lei non arbitrerà più a San Siro”

Su repubblica viene pubblicata la recensione del libro dell’ex arbitro Michelotti, vengono pubblicati alcune parti del libro. In una ci si riferisce al debutto dell’arbitro Michelotti. A San Siro c’è Inter-Verona

E arriva anche il giorno del debutto a San Siro, il 28 dicembre 1969. In campo l’Inter di Mazzola, Corso, Boninsegna, Facchetti e Burgnich. Avversario il Verona che alza un muro e non fa passare l’Inter. La tensione sale, Michelotti fa giocare e Corso: “Lei non arbitrerà più a San Siro”. E Mariolino si becca 5 giornate.

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