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Posts Tagged ‘Paparesta’

“Vedrai che fa una bella partita vedrai”

Il 27 gennaio del 2005 viene intercettata una telefonata tra Giacinto Facchetti e il designatore Paolo Bergamo. Inizialmente discutono della partita Chievo-Inter, terminata 1-1, in cui era stato annullato un gol a Christian Vieri per fuorigioco. L’arbitro di quella partita era Paparesta. Bergamo difende comunque Paparesta “era preparato a farla bene, proprio su tutto…“.
Quindi il discorso finisce sulla partita, di Coppa Italia, che si disputerà in serata tra Atalanta e Inter, che si concluderà con la vittoria a Bergamo dell’Inter per 1-0. La partita sarà arbitrata da Palanca. Bergamo tranquillizza Facchetti sull’arbitro Palanca “Vedrai che fa una bella partita vedrai

Bergamo: Giacinto!

Facchetti: Ciao Paolo

Bergamo: Come stai?

Facchetti: Bene ti avevo chiamato ieri..

Bergamo: Ieri.. mi dispiace..

Facchetti: Eh ma forse quando c’era la partita in corso..

Bergamo: Ah ieri sera sì, ieri e oggi ci siamo dedicati alla Coppa Italia sì..

Facchetti: Eh niente volevo salutarti poi ho visto domenica, io non lo sapevo che il Presidente Moratti il giorno dopo aveva tirato fuori stà storia dell’arbitro..

Bergamo: No, ma non ti preoccupare Giacinto, il Presidente quando ha voglia di parlare lo fa..

Facchetti: Sì sì, ma era stato Ricci a sbagliare, Paparesta ha preso la decisione su questo..

Bergamo: Ma sai qui quando si lamenta il Presidente ha sempre ragione, l’importante è che non dia alibi ai giocatori..

Facchetti: Sì sì no no infatti..

Bergamo: Capito? Perché Paparesta cosa doveva fare? Lì ha sbagliato Ricci e..

Facchetti: Infatti lui ha guardato di là quindi..

Bergamo: Anzi Paparesta ha fatto una buona partita, purtroppo era preparato a farla bene, proprio su tutto… il massimo..

Facchetti: Niente, stasera abbiamo Palanca..

Bergamo: Vedrai che fa una bella partita vedrai, vedrai che fa una bella partita.. vedrai..

Facchetti: Siamo tutti a Bergamo!

Cellino e la proroga per Collina

È il 22 febbraio 2005 il presidente del Cagliari Massimo Cellino parla al telefono con il designatore Paolo Bergamo circa l’opportunità di concedere un anno di proroga all’arbitro Collina

Bergamo: Si si.

Cellino: Noi facciamo la figura degli imbecilli che andiamo a difendere Totti quando sputa in faccia a uno, se io fossi il Presidente Federale, Totti non lo faccio più convocare in Nazionale dopo che mi ha fatto fare una figura di merda…
Collina non vuol fare… Vuole la proroga? E vada in Inghilterra vada in Giappone… Ma vai dove cazzo vuoi… Paparesta è arbitro di livello, Collina gli pulisce le scarpe…

Bergamo: Vedo che capisce… eh…

Cellino: Ad ogni modo ho avuto piacere di chiamarla perché state lavorando bene….

Bergamo: Mi dispiace per domenica ma Tombolini….

Cellino: È stato sfortunato, ha avuto sfiga.. ma adesso.. va beh… lavorate bene e stia tranquillo, fate bene il vostro lavoro come avete fatto fino ad oggi….

Il reintegro di Paparesta

12 settembre 2009 Lascia un commento

In una nota l’AIA (Associazione Italiana Arbitri) rende noto di aver deliberato che Gianluca Paparesta venga sottoposto a visita medica e a test attitudinali e atletici

Il Comitato Nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri, in ottemperanza all’ordinanza cautelare del T.A.R. del Lazio, emessa nella procedura promossa dall’associato Gianluca Paparesta, ribadita, da un lato, la piena adesione ai principi dell’autonomia della giustizia sportiva e, dall’altro, il totale rispetto di tutte le pronunce giudiziali, ha deliberato l’impugnazione dell’ordinanza stessa avanti il Consiglio di Stato, quanto alla presente fase cautelare, e a proseguire il giudizio quanto al merito.
Impregiudicato l’esito del proponendo appello cautelare al Consiglio di Stato, il Comitato Nazionale ha deliberato, altresì, che l’associato Paparesta venga sottoposto a visita medica, quindi ai test attitudinali e atletici, demandando alla Commissione Arbitri Nazionale A-B affinché inviti l’interessato ad effettuare quanto richiesto.

Questo in ottemperanza della sentenza del TAR del Lazio emessa ad agosto aveva ordinato l’immediato reintegro di Paparesta nei ranghi arbitrali. L’AIA ha annunciato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR.

Gianluca Paparesta era stato inizialmente indagato dalla procura di Napoli in relazione alla cosiddetta “Calciopoli”. La procura riteneva che Gianluca Paparesta avesse in uso una scheda SIM con cui comunicava con l’ex DG della Juventus Luciano Moggi.
Davanti al GIP però la procura ha poi richiesto l’archiviazione per Paparesta in quanto era stato chiarito che Gianluca Paparesta non aveva in uso alcuna scheda SIM, e quindi la stessa procura riconosciuto l’errore aveva chiesto l’archiviazione.

Con Paparesta sono molti gli esponenti del mondo del calcio coinvolti a vario titolo nella cosiddetta Calciopoli che sono ritornati nel mondo del Calcio.

Paparesta: Mai chiuso nello spogliatoio da Moggi

30 gennaio 2009 2 commenti

“Finalmente posso dire l’unica verità su quel 6 novembre 2004: non sono mai stato chiuso in uno spogliatoio da Moggi”

A parlare è Gianluca Paparesta, ex arbitro, che chiarisce in modo definitivo quanto accadde nel dopopartita di Reggina-Juventus, conclusa 2-1 per i calabresi con un goal (regolare) annullato alla Juve e un rigore (solare) non fischiato a favore della Juve.
Paparesta ha risposto alle domande di Antonello Piroso nella trasmissione Niente di personale su La7.
I pm napoletani beatrice e narducci per questo episodio hanno indagato Luciano Moggi per sequestro di persona.

“Moggi e Giraudo entrarono agitati e si lamentarono del mio operato. Nessuno però mi ha chiuso dentro lo spogliatoio. Si sono solo lamentati in maniera decisa perchè non avevo concesso loro un rigore e avevo annullato il gol del pareggio proprio un attimo prima del finale, cosa che per altro dimostra che non soffrivo certo di sudditanza. Poi se ne sono andati via e io ho solo sbagliato a non inserire nel referto di gara l’episodio. Questa non è la mia versione ma la realtà, non ero solo, con me c’erano assistenti, quarto uomo e un osservatore. Se fosse accaduto qualcosa, qualcuno l’avrebbe segnalato”.

L’ex arbitro, che è stato nominato responsabile del protocollo d’intesa tra i comuni di Bari e Milano in vista dell’Expo2015, ha poi spiegato i motivi della sua telefonata con l’allora addetto agli arbitri del Milan Leonardo Meani

“Io sono un cittadino italiano e un commercialista, prima che un arbitro. Dopo aver appreso la notizia, durante il mio lavoro di revisore dei conti, di una possibile procedura d’infrazione contro l’Italia da parte dell’Unione Europea per violazione delle norme sul protocollo di Kyoto in relazione alle energie alternative, ne ho parlato col Meani visto che il presidente del Milan è anche il premier italiano”.

Da ricordare inoltre come Gianluca Paparesta, inizialmente indagato con l’accusa di aver ricevuto schede sim straniere da Luciano Moggi, abbia visto la sua posizione archiviata dal gip Laviano su richiesta della stessa procura.
La procura che fino a qualche settimana prima affermava che, in base all’analisi sulle celle relativa alle famose schede sim effettuata dai Carabinieri di Roma, Paparesta aveva ricevuto una scheda sim da Luciano Moggi davanti al gip ha poi chiesto l’archiviazione per Paparesta. Smentendo di fatto la ricostruzione effettuata dai carabinieri su cui si basa l’intero castello accusatorio.

Da ricordare infine il famoso dossier che Paparesta voleva consegnare a Gianni Letta, all’epoca Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il dossier si riferisce all’attività di consulente dell’Assobiodiesel di Paparesta (1, 2).

Il 27 aprile 2005 Galliani chiama Meani «per avvisarlo di riferire all’arbitro Paparesta “che il dossier è nelle mani del sottosegretario Gianni Letta”, dopo che in proposito gli aveva specificato “che questa mattina mi ha chiamato, m’ha detto che conosce la vicenda che interverrà!”. Il contenuto del dossier non è specificato. Ma nell’informativa c’è la telefonata fatta due minuti dopo da Meani e Paparesta «per informarlo di quanto Galliani gli aveva riferito». Dopodiché, Meani esterna le sue considerazione sull’attuale situazione del mondo arbitrale, “… e bisogna un po’ cambiare, bisogna un pochettino cambiare il vento però!”… Il dirigente milanista, infine, invita l’arbitro a contattare il presidente Galliani per ringraziarlo del suo interessamento per la vicenda che lo riguarda».