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“È il peggiore errore dell’anno, qui ci crocifiggono tutti”

Dopo la partita Lazio-Fiorentina del 22 maggio 2005 in cui si verificò un grave errore arbitrale il designatore Bergamo chiama l’arbitro della partita Rosetti

Bergamo: “Roby…”.

Rosetti: “Uè…”.

Bergamo: “Ma che casino ragazzi! È incredibile…guarda. Ma dio santo ragazzi…ma vai a parlare con Giannichedda? Uno ti fa un fallo e te vai a parlare con quell’altro…eri talmente imbambolato che io non ti riconoscevo nemmeno…credimi. C’è questo episodio, te fai qualche passo e poi vai a parlare con Giannichedda? Io non lo so ragazzi a volte…boh”.

Rosetti: “Che ti devo dire…”.

Bergamo: “Non lo so dimmelo te… se non me lo dici te”.

Rosetti: “Eh…non l’ho visto…non l’ho visto”.

Bergamo: “Dio santo… mai hai tutti che ti protestano e un dubbio ti potrà venire…no?”.

Rosetti: “Eh si… infatti mi viene il dubbio e guardo subito Pisacreta (uno dei due guardalinee), questo faccio…”.

Bergamo: “E lui non l’ha vista, Pisacreta…evidentemente”.

Rosetti: “E poi arriva Giannichedda e mi fa lui (Zauri, n.d.r.) ‘l’ha presa con la testa’…”.

Bergamo: “Giannichedda, ma che ci combina Giannnichedda, Roby? Il fallo non l’ha mica fatto lui. Te lì eri nel pallone… non lo so… eravamo al ventesimo…boh…non eri vivace…e poi dico vai a parlare con Zauri! Aggredisci lui…aggredisci lui vedi se riesci a tirare fuori qualche cosa da lui. Ma che cazzo ci combina Giannichedda, scusami io non lo so: questo è il peggiore errore dell’anno…”.

Rosetti: “È clamoroso?”.

Bergamo: “È clamoroso, questo è il peggiore errore dell’anno che ti devo dire: quello è rigore e anche espulsione. Questo (Zauri, n.d.r.) va col braccio aperto e lo tira fuori è incredibile…”.

Rosetti: “Ufff…ma vaffanculo va…”.

Bergamo: “Ma poi non hai avuto una reazione… uno va, fa, si muove…te fai dei passi molli, vai verso Zauri che si allontana poi viene Giannichedda dice che ha colpito di testa ed è finita li… aldilà del non vedere… che eri anche in buona posizione evidentemente era una situazione difficile, ma non hai avuto quella reazione che dovevi avere. Minimo vai ad aggredire quello che dice che ha colpito di testa o no? Minimo ci vai a parlare, vedi come reagisce, se è imbarazzato se ti dà un aiuto, un conforto… e invece parli con quello che non ci combinava niente non lo so veramente. Qui ci crocifiggono tutti uno insieme all’altro è inspiegabile. Sai te vai lì, Giannichedda dice che è quello che ha fatto il fallo, dice ‘testà ma tu…vabbè: l’arbitro non ha visto e il giocatore è un imbroglione… ma scusa… uno fa il fallo e te vai a parlare con quell’altro…”.

Rosetti: “Cosa ti devo dire…”.

Bergamo: “E che mi devi dire… è un casino, è un casino. Il primo tempo poi, come al solito, Papadopulo (l’allenatore della Lazio, ndr) sembrava il padrone del vapore… e allora è inutile parlare delle cose se poi andate in campo e le cose non le fate. Dimmi quante volte si è parlato di Papadopulo e Papadopulo ha continuato a stare tutto il primo tempo lì, al limite dell’area tecnica a contatto con i giocatori. Banti va beh’… è Luca Banti (il quarto uomo di Lazio-Fiorentina, ndr), ma te sei Roberto Rosetti. ma se noi dobbiamo far diventare gli allenatori eroi, vabbè fate voi… tanto che cazzo me ne frega ci andate voi in campo la domenica. Ma, Dio santo, ci sono allenatori che sono già nell’occhio del ciclone…arrivano in campo quelli come te che non riescono a dirgli: ‘Guardi, stia per lo meno al bordo…’ non dico buttalo fuori ma perchè deve stare al limite dell’area tecnica a contatto con i giocatori io non capisco. Luca è un coglione e ha fatto una partita ma te ne hai fatte cento… va be è un gran frittata, va bè… va bè ci sentiamo ciao”.

Rosetti: “Ciao, ciao”.

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