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Cobolli Gigli: “Ora ridate lo scudetto alla Juventus”

Si risente Cobolli Gigli. L’ex presidente della Juventus uscita da Farsopoli in una intervista fa sentire la sua voce anche sulle ultime novità da Farsopoli. E pare non aver cambiato idea sulla “linea difensiva”, chiamiamola così, tenuta dalla società di cui era presidente durante Farsopoli, neanche di fronte alle evidenze di questi giorni. Tant’è che alla domanda “Eppure l’avvocato Zaccone in aula ha dichiarato che la serie B con penalizzazione era una pena congrua” risponde “Bisogna contestualizzare quelle affermazioni. Fatte perché Palazzi aveva chiesto la retrocessione ad un serie inferiore alla B. Si parlava di C2“.
Ma Palazzi chiese la condanna, alcune pesanti, anche delle altre società e degli altri dirigenti. Però gli avvocati di quelle società, e di quei dirigenti, non si sono mai nemmeno sognati di chiedere qualcosa di diverso dall’assoluzione.

Presidente, si è fatto un’idea sulle nuove intercettazioni?

«Certamente. Ho letto ed ascoltato gli audio. Sono sicuro che se i giudici le avessero avute a disposizione nel 2006, sicuramente avrebbero modificato le loro decisioni. Aspetto con curiosità cosa deciderà la Figc».

Perché con curiosità?

«Perché queste telefonate rappresentano un fatto nuovo. Che non si può tralasciare. In passato qualcuno aveva assolutamente escluso di aver avuto conversazioni telefoniche con gli ex designatori».

Questo cambia lo scenario?

«Nessuno può restituire alla Juventus quello che abbiamo passato. Il danno economico e psicologico è stato devastante. Siamo stati costretti a smantellare una delle squadre più forti d’Europa».

Eppure l’avvocato Zaccone in aula ha dichiarato che la serie B con penalizzazione era una pena congrua?

«Bisogna contestualizzare quelle affermazioni. Fatte perché Palazzi aveva chiesto la retrocessione ad un serie inferiore alla B. Si parlava di C2».

Nota delle differenze rispetto al 2006?

«Sono sotto gli occhi di tutti. Contro la Juventus c’era un’ossessione mediatica. Prima della semifinale mondiale contro la Germania il Presidente del Consiglio aveva parlato di fatti delittuosi nel calcio».

Un’esagerazione?

«Direi proprio di sì».

La teoria dello scudetto degli onesti cade?

«Se tutti parlavano con tutti. O tutti colpevoli o nessun colpevole».

Riassegnare lo scudetto all’Inter è stato un errore?

«Ci avrei pensato due volte prima di fare una cosa del genere. Quei campionati la Juventus li ha vinti meritatamente sul campo. Anche Capello non perde occasione per ricordarlo. Restituirli ai legittimi proprietari sarebbe un atto doveroso nei confronti dei tifosi bianconeri».

A proposito di scudetto, crede che queste intercettazioni possano pesare sul cammino dell’Inter?

«Una certa pressione c’è. E’ innegabile. Confido nella classe arbitrale e nelle istituzioni».

I due alieni

29 dicembre 2008 Lascia un commento

Uno degli avvocati di Luciano Moggi, Paco d’Onofrio, risponde, il 28 dicembre del 2008, alle domande del giornalista Ravezzani nel corso della trasmissione “Confessioni di Calcio”: “Io con malizia leggo un dato, se la Juventus avesse, come avrebbe dovuto, perpetrare la propria difesa, far valere le proprie ragioni, le ragioni della storia di una società, avrebbe in realtà difendendo se stessa difeso la vecchia dirigenza. E questo credo che sia l’ultimo degli obiettivi della nuova dirigenza della Juventus. Lo ha dimostrato in quel caso (il processo sportivo, ndr), e lo sta dimostrando ancora adesso.
Io in tutti i processi che sto celebrando, per difendere Moggi, ho sempre al mio fianco l’avvocato della Juventus. Sembriamo due alieni, cioè, due che vedono tutto in modo diametralmente opposto. Io cerco ogni volta di difendermi nel merito e anziché avere un partner ho un oppositore. Cioè, uno che dice o il contrario di quello che io dico o chiede, cosa che è avvenuta sempre, il patteggiamento. Palesando un atteggiamento, come dire, totalmente adesivo nei confronti della federazione. La federazione mi condanna a 300 mila euro di multa per le SIM svizzere a causa di Moggi? pago 300 mila euro ma non spendo una parola a difesa della Juventus, perché difendendo la Juventus difendo la vecchia dirigenza. Questo è un paradosso che i tifosi dovrebbero conoscere“.

La nuova Juve patteggia di nuovo

16 dicembre 2008 Lascia un commento

Come era stato previsto da diverse fonti la Juventus, indagata come persona giuridica dalla procura di torino nell’ambito delle inchieste sulle plusvalenze e difesa dall’avv. zaccone, ha chiesto di patteggiare una pena pecuniaria di 70mila euro. La richiesta è stata avanzata dal legale della Juventus, avv. zaccone, nell’udienza preliminare che si è svolta ieri. L’accusa non si è opposta a questa richiesta. Richiesta che deve adesso essere valutata dal gup.
Gli ex dirigenti della Juve, invece, intendono difendersi fino in fondo.

Nel fascicolo di questa inchiesta è presente anche una querela della Juventus, per eventuali danni patrimoniali arrecati alla società. Secondo quanto dichiarato dall’avv. zaccone “Il procuratore aggiunto Bruno Tinti ci ha segnalato che possono emergere profili di infedeltà patrimoniale dalle indagini e chiesto che cosa intendevamo fare. La querela è stata la nostra risposta. Se a fine inchiesta di quei profili si avrà la conferma la società li perseguirà“.

Con la richiesta avanzata ieri sono due i patteggiamenti richiesti dalla nuova Juventus, nata nell’estate del 2006. L’altro riguardava la cosidetta “calciopoli 2”. A questi due patteggiamenti va aggiunto quello che secondo alcuni è stato un patteggiamento e che riguarda la cosidetta “calciopoli”.
Da notare comunque come le richieste di patteggiamento effettuate dall’attuale Juventus siano relative ad inchieste che riguardano presunte irregolarità compiute non dall’attuale gestione, ma dalla precedente gestione. Da notare anche che nessuno dei dirigenti della precedente gestione ha mai avanzato richieste di patteggiamento nei procedimenti in cui lo ha fatto la Juventus (ne’ lo ha mai fatto in altri procedimenti, ne’ ha mai ritirato ricorsi presentati), anzi si sono sempre proclamati innocenti rispetto alle accuse che venivano loro rivolte.

La sua è proprio una fissazione

15 dicembre 2008 Lascia un commento

Udienza preliminare oggi a Torino per i presunti falsi in bilancio della Juve.
Secondo l’accusa gli ex dirigenti della Juventus Bettega, Moggi e Giraudo avrebbero falsato il fatturato della Juventus soprattutto attraverso la ipervalutazione di alcuni giocatori.
Il pm, utilizzando il D. Lgs. 231/2001, ha coinvolto anche la Juventus nel procedimento.
A difendere la Juventus ancora una volta l’avv. zaccone. Che già era stato avvocato difensore della società torinese nel processo sportivo farsa dell’estate 2006.
La Juventus allora fu retrocessa in serie B, penalizzata di 30 punti poi via via ridotti nei successivi gradi di giudizio, e privata di due scudetti, uno dei quali concesso all’inter.
Nel corso di quel processo aveva destato parecchio scalpore il dialogo sulla “pena congrua” tra l’avv. zaccone e il presidente ruperto, e ci fu chi parlò di patteggiamento della Juve. Zaccone in una successiva intervista al quotidiano torinese La Stampa fu molto più esplicito dichiarando che con la Juve retrocessa in serie B “giustizia sarebbe fatta” e anche che “I tifosi possono dire e pensare ciò che vogliono, io rispondo solo ai miei clienti, che sono pienamente soddisfatti del mio lavoro”.
Adesso secondo le voci che giungono da torino la storia potrebbe ripetersi. L’avv. zaccone sarebbe intenzionato a chiedere un patteggiamento in questo procedimento in cui la Juventus rischierebbe al massimo una sanzione pecuniaria di 500 mila euro.
Durante l’estate del 2008 un ennesimo patteggiamento della Juve, per la cosiddetta “calciopoli 2”, che aveva pagato la somma di 300 mila euro alla FIGC.

Stupisce e non poco la voglia di patteggiamento di questa “nuova” Juve, che anziché difendersi preferisce autoflagellarsi.

Da ricordare inoltre come le inchieste sui bilanci abbiano coinvolto svariate società di serie A e non solo. Sono state coinvolte roma e lazio ed i rispettivi presidenti dell’epoca, per cui i pm avevano chiesto la condanna, condanna arrivata per la roma (pena pecuniaria di 60 mila euro per illeciti amministrativi legati alla compravendita di giovani calciatori), assoluzione per la lazio, per cragnotti e per sensi, quest’ultimo assolto per prescrizione riguardo ad una imputazione.
Da notare come il pubblico ministero di quel processo è quel luca palamara che è pubblico ministero anche nel processo GEA che è alle battute finali a Roma.
Sono state coinvolte anche inter e milan e i rispettivi dirigenti, l’inter accusata anche di iscrizione irregolare alla stagione 2005/2006 (quella dello scudetto della Juve concesso poi all’inter). Milan e inter poi assolti perché “il fatto non costituisce reato”.

Da ricordare infine che la Juventus è stata una delle pochissime società di calcio a non avere la necessità di utilizzare il cosidetto “decreto spalma-debiti”, decreto varato quando la situazione del calcio Italiano era parecchio difficile, e molti club erano indebitati, e che ha ricevuto molte critiche, anche dalla Unione Europea.
Decreto di cui la Juve, lo si ricorda ancora, non ha mai usufruito.