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Posts Tagged ‘Giornalismo’

Chi fa disinformazione?

Non appena le prime “nuove” intercettazioni, quelle scoperte da Moggi e dai suoi collaboratori, sono state divulgate è intervenuta, non ufficialmente, la procura di Napoli che ha definito la rivelazione di quelle telefonate “disinformazione allo stato puro“.
Bisogna ricordare che la procura di Napoli, tramite uno dei suoi pm Giuseppe Narducci, era arrivata addirittura a negare l’esistenza di queste intercettazioni con delle dichiarazioni che, per come sono state platealmente smentite, entreranno a far parte della storia giudiziaria di questo paese

Piaccia o non piaccia agli imputati non ci sono mai telefonate tra Bergamo o Pairetto con il signor Moratti, o con il signor Sensi o con il signor Campedelli, presidente del Chievo…“.

balle smentite dai fatti” (riferendosi all’esistenza di un sistema generalizzato in cui erano tutti a parlare con tutti, ndr)

I cellulari erano intercettati 24 ore su 24: le evidenze dei fatti dicono che non e’ vero che ogni dirigente telefonava a Bergamo, a Pairetto, a Mazzino o a Lanese: le persone che hanno stabilito un rapporto con questi si chiamano Moggi, Giraudo, Foti, Lotito, Andrea Della Valle e Diego Della Valle

Alcuni altri, e tra questi molti giornalisti ed alcuni giornali, sono arrivati a sostenere che si, le telefonate dei dirigenti interisti c’erano (del resto ormai era impossibile continuare a negare) ma la differenza con le telefonate intercettate di Moggi era il contenuto che non era dello stesso tenore.

Chiunque può farsi una propria idea se queste erano telefonate “normali” o no. In questo sito ve ne sono almeno 15, per ora. Tra queste da segnalare questa intercettazione tra Mazzei e Facchetti in cui si assiste al seguente scambio di battute in riferimento alla composizione di una griglia arbitrale

Mazzei: il problema è quello, l’unica cosa ora si … devono studiare una griglia dove le possibilità sono più alte per lui

Facchetti: Ma si .. mettono … mettono .. mettono De Santis che ha già fatto la Juve domenica e non può … mettono Rosetti che è di Torino …

Mazzei: ma devono lasciare un campo aperto di almeno un 50% per quello che è scritto nel regolamento mi sembra..

Facchetti: come?

Mazzei: devono lasciare un campo di probabilità almeno di un 50% da quello che ho capito per il regolamento

Facchetti: ah

Mazzei: eh capito? perché non possono forzare … con le preclusioni, almeno un 50% di possibilità mi sembra eh, che è scritto sul regolamento .. dopo ne parlo con Bergamo

Da segnalare inoltre l’intercettazione di una telefonata in cui Facchetti chiama l’arbitro De Santis.

È stato anche detto da alcuni giornali che Moratti aveva ammesso l’esistenza di telefonate con il designatore Bergamo in una intervista del 31 agosto del 2006 al Magazine del Corriere della Sera

Moggi dice che con Bergamo ci parlava anche Facchetti…
“Non c’è niente di male a parlare con Bergamo. La differenza sta nelle cose che si dicono”.

Meno rapporti si hanno con i designatori e meglio è.
“Sono loro che chiamano per sapere se tutto va bene”.

Lei ha mai telefonato a un designatore?
“No. Ma posso aver ricevuto da loro qualche telefonata in cui mi chiedono opinioni”.

Quindi non è da escludere che un giorno vengano fuori delle telefonate in cui c’è anche lei…
“Solo telefonate ‘normali’ senza alcun interesse”.

Moggi dice che se avessero intercettato anche gli altri si sarebbero scoperte le stesse cose.
“Ma mica intercettavano Moggi. Intercettavano Bergamo. Evidentemente la Juve c’entrava e l’Inter no”.

Innanzitutto è da osservare che di telefonate tra Moratti e Bergamo ne è uscita più di una, e altre forse ne usciranno. È da osservare anche che Moratti non riferì di questi colloqui con il designatore arbitrale ne’ durante la fase delle indagini sportive ne’ durante i processi sportivi.
E anche nell’intervista qui citata Moratti non è chiaro su queste telefonate tra lui e Bergamo. Infatti alla domanda “Lei ha mai telefonato ad un designatore?”

Lei ha mai telefonato a un designatore?

“No. Ma posso aver ricevuto da loro qualche telefonata in cui mi chiedono opinioni“.

Moratti non risponde in modo chiaro, ad esempio “Ho ricevuto alcune telefonate da Bergamo”, ma dice “posso aver ricevuto qualche telefonata”.
Non era sicuro di aver ricevuto telefonate da Bergamo? Non le ricordava? Perché dunque non disse in modo chiaro “Si, è vero, Bergamo mi chiamava”?

Moratti comunque dice di non aver mai chiamato lui Bergamo.
In questa intercettazione tra Moratti e Bergamo Moratti manifesta a Bergamo il desiderio di incontrarlo

Moratti: Senta, io ci tenevo ad incontrarla…

Bergamo: Anch’io, perché ci tenevo per farle una confidenza…

Quindi non gli telefonava ma ci teneva ad incontrarlo.
In quest’altra intercettazione, sempre tra Moratti e Bergamo, Moratti dice a Bergamo “Sa che volevo chiamarla ieri sera…”

Bergamo: Presidente Moratti

Moratti: Chi parla?

Bergamo: Buona sera sono Bergamo…

Moratti: Ohii Come sta?

Bergamo: Mamma mia presidente … due chili .. due chili in meno

Moratti: Sa che volevo chiamarla ieri sera perché poi sono andato dal ragazzo …

Quindi diciamo che, anche se Moratti non ha mai chiamato Bergamo, almeno una volta ha manifestato l’intenzione di volerlo chiamare. L’audio della telefonata è disponibile a questa pagina, e si può anche notare il tono molto confidenziale della telefonata.

Moratti afferma anche che nelle telefonate che riceveva Bergamo gli chiedeva qualche opinione.
In questa intercettazione Bergamo, dopo aver detto a Moratti di aver parlato con Facchetti “per confermare questo clima di cordialità che naturalmente è una cosa che sappiamo io e lei“, dice a Moratti di aver pensato di mandare l’arbitro Gabriele ad arbitrare la prossima partita di Coppa Italia dell’Inter contro il Bologna.
Non si sa se questo genere di comunicazione è stata fatta da Bergamo anche ai dirigenti del Bologna.

Bergamo: Mi sono sentito con Facchetti, Presidente, per confermare questo clima di cordialità che naturalmente è una cosa che sappiamo io e lei, però il gruppo ha molto apprezzato il lavoro che noi abbiamo fatto nei confronti di Gabriele e Palanca e quindi ho pensato di farli rientrare in Coppa Italia, uno viene a fare l’Inter e uno fa il Milan.

Moratti: Va bene…

Bergamo: Volevamo dargli un’immagine buona…

Moratti: Sì, sì…

In seguito al clamore suscitato dalla divulgazione di intercettazioni che per la procura di Napoli non dovevano nemmeno esistere la stessa procura di Napoli, non ufficialmente, fa sapere che queste intercettazioni sarebbero già state vagliate e ritenute penalmente non rilevanti e per questo non trascritte, ed inoltre “la trascrizione e il deposito agli atti delle chiamate di Facchetti sarebbero la dimostrazione che non vi è stata alcuna intenzione di tenere fuori dall’inchiesta l’Inter”.
Per testimoniare quanto sopra vengono diffuse alcune telefonate di Facchetti contenute nel rapporto dei carabinieri del marzo 2007.

Ora, si devono fare alcune considerazioni.
Si dice che queste intercettazioni erano state vagliate dagli inquirenti e non erano state trascritte perché ritenute penalmente non rilevanti. Una motivazione alquanto bizzarra.
Perché lo stesso metro di giudizio non è stato utilizzato nei confronti degli indagati? Nei confronti dei quali invece sono state trascritte e diffuse telefonate prive di qualsiasi rilievo penale?
Citiamo ad esempio l’intercettazione di una telefonata tra il figlio di Luciano Moggi ed una nota presentatrice Tv di Sky in cui il figlio di Moggi offre alla suddetta presentatrice un viaggio a Parigi. Questa intercettazione è stata trascritta e diffusa agli organi di stampa che l’anno pubblicata.
Perché quindi questa telefonata è stata trascritta mentre la telefonata in cui Facchetti parlava con Mazzei su come comporre la griglia arbitrale non è stata trascritta?

E poi siamo sicuri che queste telefonate sono prive di rilievo penale? Perché una telefonata in cui Moggi e Bergamo discutono su una griglia arbitrale viene ritenuta penalmente rilevante mentre una telefonata in cui Facchetti discute con Mazzei su come comporre la griglia arbitrale non viene ritenuta penalmente rilevante? La differenza sta forse nei protagonisti? Se la telefonata la fa Moggi allora è penalmente rilevante, se la fa Facchetti non è penalmente rilevante?

E ancora. La procura di Napoli e i Carabinieri di Roma hanno compiuto grandi sforzi per cercare di dimostrare, senza per altro riuscirci, che Moggi si sentisse telefonicamente, tramite le schede svizzere, con alcuni arbitri. Sono state effettuate perizie, super perizie, ecc. quando poi ci si ritrova la telefonata intercettata tra un dirigente di società, Facchetti, e un arbitro in attività, De Santis. Senza bisogno di chissà che sforzi. Senza bisogno di perizie, super perizie.
Sarebbe sufficiente trascrivere la telefonata e metterla nelle informative per la procura.
E invece non viene fatto.
Perché?
Se Moggi si sente telefonicamente con un arbitro è penalmente rilevante, mentre se Facchetti si sente telefonicamente con un arbitro non è penalmente rilevante?

La procura di Napoli fa sapere, informalmente, che le telefonate di Facchetti sono state trascritte (ma non erano penalmente irrilevanti?) sono state inserite nel rapporto dei carabinieri del marzo 2007. E questo sarebbe la prova che “non vi è stata alcuna intenzione di tenere fuori dall’inchiesta l’Inter”.
E vengono diffuse alcune di queste intercettazioni che vedono protagonista Facchetti, le si possono leggere ad esempio sul sito della gazzetta, di solito ben informata sulle posizioni della procura di Napoli.

Come si potrà facilmente notare le parti di intercettazioni pubblicate sono per l’appunto parti di intercettazioni, non complete quindi, e non sono certo quelle che più scalpore hanno destato.
Stranamente infatti non vengono pubblicate le intercettazioni di Facchetti con De Santis, o di Facchetti con Mazzei. Intercettazioni ben più pesanti di queste pubblicate.
Come si potrà notare le date delle telefonate intercettate si riferiscono al settembre del 2004.
Ed è strano, perché le intercettazioni disposte dalla procura di Napoli partono da ottobre 2004 e arrivano a giugno 2005.
Le intercettazioni che la procura di Napoli, non ufficialmente, asserisce essere presenti nel rapporto del Carabinieri di Roma del 2007, e che sono state diffuse dalla stampa, altro non sono che le intercettazioni disposte dalla Procura di Torino ed effettuate dalla Questura di Torino.
Non sono, ripetiamo, non sono le intercettazioni disposte dalla procura di Napoli.
Come confermano i legali di Luciano Moggi

Le intercettazioni che abbiamo scoperto tra le 171mila effettuate su disposizione della Procura di Napoli e di cui stiamo parlando in questi giorni, non figurano in alcuna informativa dei carabinieri“. Così afferma l’avvocato Maurilio Prioreschi, difensore dell’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi. “Le telefonate a cui fanno riferimento gli inquirenti, secondo alcuni organi di stampa, – ha continuato il penalista – sono invece quelle effettuate dalla Questura di Torino e disposte dalla Procura di Torino, regolarmente trascritte e note da anni, tanto è vero che riportano la data del settembre 2004“. Prioreschi ha poi aggiunto: “Le intercettazioni di Napoli, per calciopoli, sono iniziate alla fine dell’ottobre 2004 e proseguite fino a giugno del 2005. Questa, non la nostra, è disinformazione allo stato puro“.

A questo punto è giusto chiedersi: chi è che davvero fa disinformazione?
E perché?

Mourinho e la Prostituzione Intellettuale

Mentre il presidente della nuova Juve si improvvisava difensore dell’inter l’allenatore dell’inter cercava di spostare l’attenzione dal rigore inesistente concesso all’inter nel posticipo inter-roma della ventiseiesima giornata.

“A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l’onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l’opinione pubblica per un mondo che non è il mio”

Sul fatto che in Italia vi sia della prostituzione intellettuale potremmo anche essere d’accordo, quello su cui sicuramente non siamo d’accordo con Mourinho è su chi sia il beneficiario, dall’estate del 2006 in poi, di questa prostituzione intellettuale.

“Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del Milan che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali”

A dire il vero negli ultimi due giorni non si è parlato nemmeno di come ha vinto l’inter contro il siena, dei bagher di Adriano, di come ha pareggiato l’inter contro la roma nella scorsa stagione (1-1 a Milano), così come non si è parlato di molte altre cose.
Si è parlato, molto poco a dire il vero, del rigore inesistente concesso all’inter domenica scorsa.
Del resto di cosa si doveva parlare? il giorno prima l’inter riesce a pareggiare una partita persa grazie ad un rigore inesistente e si deve parlare del fatto che il Milan non vincerà nulla?

“Abbiamo vinto solo una partita con un errore arbitrale, a Siena. Ranieri? Se è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell’arbitro. Il giorno dopo l’allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell’Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco… che bravo…”.

Mentre suggeriamo a Mourinho una cura di fosforo per migliorare la tenuta della sua memoria ci sentiamo vicini a Spalletti (Inter-Roma 3-3), Mazzarri (Sampdoria-Inter 1-1), Giampaolo (Siena-Inter 1-2), Ancellotti (Inter-Milan 2-1), e tanti altri.

Il Tribunale di Sky ed il sentimento popolare

Continuano le reazioni, per lo più scomposte, alla sentenza sul processo alla GEA.
Oggi è il turno di Sky.
Nel sito di Sky TG 24 compare un “curiososondaggio:

Processo Gea
Sei d’accordo con la sentenza che assolve i Moggi e i membri della Gea dall’accusa di associazione a delinquere?


In cui si chiede agli utenti registrati di esprimersi sulla sentenza che ha assolto Moggi e i membri della GEA dall’accusa di associazione a delinquere.
La maggior parte dei votanti è contrario alla sentenza di assoluzione.

Il Tribunale di Sky ha emesso la sua sentenza di colpevolezza: il Tribunale di Roma ha sbagliato ad assolvere Moggi dall’accusa di associazione a delinquere.

Sembra proprio che si voglia ricreare quel sentimento popolare che, come confermato da uno dei giudici sportivi che confezionarono le sentenze sportive del 2006, fu alla base delle sentenze dell’estate 2006.
Si cerca di ricreare un sentimento popolare, che non si cura dei fatti e delle sentenze, per cui Moggi è colpevole.

E si vogliono delle sentenze, non basate su fatti accertati, ma basate sul sentimento popolare, ovvero sull’invidia popolare, sull’invidia del popolino.

E non ci vogliono stare

Molti commenti, come era prevedibile, alla sentenza di ieri che ha assolto Moggi dall’accusa di associazione a delinquere.
Alcuni non l’hanno presa bene, e anche questo in fondo era prevedibile.
Hanno passato anni a scrivere (sprecare inchiostro e carta?) di associazioni a delinquere che governavano il calciomercato ed il calcio e adesso si ritrovano con un pugno di mosche in mano.
Certo, ci si poteva attendere degli articoli di scuse, ma considerando cosa è la maggior parte del giornalismo, italiano in particolare, in fondo non ci si poteva aspettare qualcosa di diverso.
Ed ecco quindi gli articoli in stile “rosicatio”.
Chi scrive di omertà dei calciatori, chi di differenza tra giustizia sportiva e giustizia ordinaria, chi continua a scrivere che il sistema Moggi esisteva e che addirittura la sentenza di ieri (che certifica la non esistenza di alcuna associazione a delinquere) ne è la conferma.
Un livore, un rosicamento, molto mal nascosto.