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Posts Tagged ‘Giraudo’

Giraudo condannato a 3 anni

15 dicembre 2009 Lascia un commento

L’ex amministratore delegato della Juventus Antonio Giraudo è stato condannato ieri a 3 anni di reclusione dal gup di napoli De Gregorio. Giraudo è stato condannato per associazione a delinquere finalizzata alla frode in competizione sportiva (è stata però esclusa l’aggravante di essere stato uno dei promotori della presunta associazione) e per tre singoli episodi di frode.
Il primo riguarda le presunte “ammonizioni preventive”, in particolare l’espulsione di un calciatore dell’Udinese (Jankulovski) nella partita Udinese-Brescia del 2004 con conseguente squalifica per la partita successiva che vedeva impegnata l’Udinese contro la Juventus.
Il secondo riguarda il sorteggio della terna arbitrale per Juve-Lazio del 5 dicembre 2004 che secondo il gup sarebbe stato pilotato.
Il terzo riguarda anch’esso un sorteggio, che il gup ha ritenuto pilotato, per la partita Juventus-udinese 2-1 del 13 febbraio 2005.

Giraudo è stato assolto per tre presunte frodi sportive ipotizzate dall’accusa: Lecce-Juventus del 14 novembre 2004, Roma-Juventus del 3 marzo 2005 e Siena-Milan del 17 aprile 2005.

Sono stati condannati anche gli ex arbitri Paolo Dondarini per due episodi di frode sportiva, Juventus-Lazio del 2004 e Chievo-Fiorentina 1-2 dell’8 maggio 2005, e Tiziano Pieri, condannato per associazione per delinquere e due episodi di presunta frode, in relazione a Juventus-Chievo 3-0 del 31 ottobre 2004 e Bologna-Juve 0-1 del 12 dicembre 2004.

Condannato anche l’ex presidente dell’Aia, Associazione italiana arbitri, Tullio Lanese, per associazione a delinquere.

Assolti invece gli altri 7 imputati, arbitri (ancora in attività) e guardalinee.

Nell’attesa di leggere le motivazioni della sentenza, che dovrebbero essere depositate entro 90 giorni, appaiono evidenti alcune stranezze.

Le presunte “ammonizioni mirate” erano già state escluse perfino dalla giustizia sportiva, che certo non si era distinta per clemenza verso gli imputati. Nello specifico il calciatore espulso nella partita Udinese-Brescia e poi squalificato per la successiva partita contro la Juventus era stato espulso in conseguenza di una rissa e dopo la segnalazione dell’assistente all’arbitro Dattilo.

Per quanto riguarda i sorteggi che il gup ha ritenuto essere stati pilotati la sentenza del gup De Gregorio è in netto e palese contrasto con una sentenza della Corte d’Appello del Tribunale di Roma che, nel settembre del 2007 (quindi dopo i processi sportivi), ha condannato il giornalista Gianfranco Teotino (querelato dagli allora designatori Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto) per diffamazione.
Teotino sosteneva che il sorteggio arbitrale non fosse regolare, il Tribunale invece ha dato ragione sia in primo grado, sia in appello ai due ex designatori arbitrali riconoscendo che “Il sorteggio arbitrale non era truccato“.
Oltre a questo è da ricordare come al sorteggio arbitrale partecipava sempre un giornalista dell’USSI che estraeva le palline da un’urna. Un giornalista diverso per ogni sorteggio. È quindi impossibile che il sorteggio fosse truccato senza che i giornalisti che di volta in volta partecipavano si prestassero a truccarlo.
La procura di Napoli non ha mai nemmeno indagato un solo giornalista di quelli che partecipavano al sorteggio arbitrale.

Moltissimi dubbi vi sono inoltre sul coinvolgimento dei due arbitri Dondarini e Pieri. Non risulta agli atti alcuna prova, intercettazione, confessione, ecc. che faccia ritenere un accordo tra i suddetti arbitri e Giraudo (o altri) per aggiustare le partite che vengono contestate.
Men che meno risulta agli atti un qualche pagamento, in qualsiasi forma, verso questi due arbitri.

Non si capisce quindi da cosa il gup ha tratto la convinzione che i due arbitri abbiano aggiustato le partite su richiesta di Giraudo o di altri.

A dissipare, o ad aumentare, questi ed altri dubbi dovrebbero provvedere le motivazioni.

Nell’attesa delle motivazioni notiamo stamattina un fatto molto curioso.
Sul quotidiano La Stampa di torino (e sul suo sito web), controllato dalla Fiat (il cui vicepresidente è John Elkann, che nell’estate del 2006 sostituì Giraudo e Moggi con la nuova dirigenza costituita da cobolli gigli e blanc), compare questa intervista al gup De Gregorio.
Intervista presumibilmente rilasciata nel pomeriggio di ieri, difficilmente (speriamo) è stata rilasciata nella mattinata visto che era in programma una udienza e l’emissione della sentenza.
Nell’intervista, rilasciata ancora prima di iniziare a scrivere le motivazioni della sentenza, il gup De Gregorio, prima di ricordare di essere un tifoso del napoli, spiega la sentenza appena emessa

“È emerso che c’era una parte dei protagonisti nel mondo sportivo legati da reciproci interessi. Da qui, l’associazione per alterare le partite a cominciare dalle designazioni. Persone che agivano anche nel cosiddetto settore della politica sportiva o degli organi federali”

interviene sul processo in corso, con rito ordinario, contro Luciano Moggi e gli altri

Cosa si sente di dire a chi legge la sentenza come un forte segnale per quello che accadrà alla fine del procedimento con rito ordinario che vede 24 imputati?

«Dico che questa sentenza riguarda una parte di qualcosa di più grande….».

e sostiene che la Juventus doveva essere retrocessa in serie B

“La Juve è finita in serie B, penso dovesse andare così”

“Il fatto non sussiste”. Assolti Moggi, Giraudo e Bettega

24 novembre 2009 Lascia un commento

Assolti. Perché il fatto non sussiste.
La sentenza di assoluzione per l’accusa di falso in bilancio (accuse mosse dalla procura di torino) contro Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Roberto Bettega è stata emanata dal GUP di Torino Dante Cibinel.
Assolta anche la Juventus.
Nonostante la nuova società avesse chiesto il patteggiamento tramite il suo legale zaccone.
Da ricordare che la nuova società aveva chiesto il patteggiamento anche nel 2008 nella cosiddetta “Calciopoli 2”.
E anche nel processo sportivo del 2006 ci fu chi parlò di patteggiamento della Juve, quando in un dialogo tra l’avvocato difensore della Juve zaccone e il presidente della CAF ruperto zaccone definì la serie B una “pena congrua” per la Juve. Concetto ulteriormente ribadito in una successiva intervista di zaccone a La Stampa.
In quei casi però i giudici avevano accolto le richieste della nuova società. Oggi invece la Juve è stata assolta nonostante la richiesta di patteggiamento.

Giraudo spiega la richiesta del rito abbreviato

Galliani eletto presidente di categoria per la Serie A

18 settembre 2009 Lascia un commento

Maurizio Beretta è stato eletto come nuovo presidente della Lega Calcio, Rosella Sensi è stata eletta vicepresidente vicario.
Adriano Galliani è il presidente di categoria per la Serie A.
Si chiude così il commissariamento della Lega Calcio (con Giancarlo Abete, presidente della FIGC, come commissario).
E si chiude così anche un altro pezzo di Farsopoli. Adriano Galliani, condannato a 9 mesi di inibizione nel cosiddetto processo Calciopoli nel 2006 poi ridotti a circa 5 mesi, torna a ricoprire una carica in Lega (all’epoca del processo era presidente di Lega).
Sono veramente molto pochi i personaggi condannati nel cosiddetto processo Calciopoli, che si è svolto poco più di 3 anni fa, a non essere ancora tornati, anche a ricoprire incarichi di rilievo, nel mondo del Calcio.
Tra questi Luciano Moggi e Antonio Giraudo, accusati di aver formato una cupola che ogni giorno si assottiglia sempre più.

La Prima Intervista

15 dicembre 2008 Lascia un commento

Siamo a Maggio 2006, le prime intercettazioni a carico dei dirigenti della Juve sono uscite su tutti i giornali.
Dirigenza della Juve che subito dopo l’uscita delle prime intercettazioni in una conferenza stampa conferma la bontà e la liceità del proprio operato. In particolare l’Amministratore Delegato Antonio Giraudo se ne esce con questa frase :”Purtroppo ci mancano il carisma di Gianni e Umberto Agnelli e qualcuno ne approfitta per mancarci di rispetto“.
La domenica successiva prima della fine della partita Juventus-Palermo, penultima giornata di campionato, John Elkann, il nipote dell’Avvocato Agnelli, incontrando i giornalisti allo stadio Delle Alpi manifesta la sua vicinanza, ma solo a squadra e allenatore: “Certe vicende non ci lasciano indifferenti, …., Noi siamo qui per essere vicini alla squadra e all’allenatore“.
Meno di due settimane dopo lo stesso John Elkann rilascia una intervista al quotidiano torinese La Stampa. Intanto Luciano Moggi si è dimesso dalla carica di Direttore Generale della Juventus, così come si è dimesso tutto il Consiglio di Amministrazione della Juventus.
Nell’intervista, la prima ad un giornale, dopo l’uscita delle intercettazioni il giovane Elkann detta la strategia per il futuro della Juventus.
Alla domanda del giornalista “Cosa farete?” Elkann risponde “Cercheremo di assicurare una partecipazione di livello della squadra al campionato di competenza. Faremo il possibile per equilibrare le entrate e le uscite“.
“E se il campionato di competenza fosse la B?”, chiede il giornalista, “Ci attrezzeremmo per ritornare in A“, risponde John Elkann.

Qualche settimana dopo questa intervista vi è il famoso dialogo sulla “pena congrua” tra l’avv. zaccone ed il presidente della CAF ruperto, da molti visto come un vero e proprio patteggiamento.
Qualche giorno dopo la sentenza della CAF e qualche giorno prima del processo di appello presso la Corte Federale lo stesso avv. zaccone in una intervista a La Stampa è ancora più esplicito e spiega che “non mi aspetto che la Juve venga reintegrata in serie A, ma credo che ci sia spazio per ottenere un forte sconto sulla penalizzazione, se non l’annullamento totale della penalità. Ecco, se la Corte Federale ritoccasse la sentenza di primo grado, lasciandoci in B ma eliminando i 30 punti di handicap, direi che è stata fatta giustizia“.

La sua è proprio una fissazione

15 dicembre 2008 Lascia un commento

Udienza preliminare oggi a Torino per i presunti falsi in bilancio della Juve.
Secondo l’accusa gli ex dirigenti della Juventus Bettega, Moggi e Giraudo avrebbero falsato il fatturato della Juventus soprattutto attraverso la ipervalutazione di alcuni giocatori.
Il pm, utilizzando il D. Lgs. 231/2001, ha coinvolto anche la Juventus nel procedimento.
A difendere la Juventus ancora una volta l’avv. zaccone. Che già era stato avvocato difensore della società torinese nel processo sportivo farsa dell’estate 2006.
La Juventus allora fu retrocessa in serie B, penalizzata di 30 punti poi via via ridotti nei successivi gradi di giudizio, e privata di due scudetti, uno dei quali concesso all’inter.
Nel corso di quel processo aveva destato parecchio scalpore il dialogo sulla “pena congrua” tra l’avv. zaccone e il presidente ruperto, e ci fu chi parlò di patteggiamento della Juve. Zaccone in una successiva intervista al quotidiano torinese La Stampa fu molto più esplicito dichiarando che con la Juve retrocessa in serie B “giustizia sarebbe fatta” e anche che “I tifosi possono dire e pensare ciò che vogliono, io rispondo solo ai miei clienti, che sono pienamente soddisfatti del mio lavoro”.
Adesso secondo le voci che giungono da torino la storia potrebbe ripetersi. L’avv. zaccone sarebbe intenzionato a chiedere un patteggiamento in questo procedimento in cui la Juventus rischierebbe al massimo una sanzione pecuniaria di 500 mila euro.
Durante l’estate del 2008 un ennesimo patteggiamento della Juve, per la cosiddetta “calciopoli 2”, che aveva pagato la somma di 300 mila euro alla FIGC.

Stupisce e non poco la voglia di patteggiamento di questa “nuova” Juve, che anziché difendersi preferisce autoflagellarsi.

Da ricordare inoltre come le inchieste sui bilanci abbiano coinvolto svariate società di serie A e non solo. Sono state coinvolte roma e lazio ed i rispettivi presidenti dell’epoca, per cui i pm avevano chiesto la condanna, condanna arrivata per la roma (pena pecuniaria di 60 mila euro per illeciti amministrativi legati alla compravendita di giovani calciatori), assoluzione per la lazio, per cragnotti e per sensi, quest’ultimo assolto per prescrizione riguardo ad una imputazione.
Da notare come il pubblico ministero di quel processo è quel luca palamara che è pubblico ministero anche nel processo GEA che è alle battute finali a Roma.
Sono state coinvolte anche inter e milan e i rispettivi dirigenti, l’inter accusata anche di iscrizione irregolare alla stagione 2005/2006 (quella dello scudetto della Juve concesso poi all’inter). Milan e inter poi assolti perché “il fatto non costituisce reato”.

Da ricordare infine che la Juventus è stata una delle pochissime società di calcio a non avere la necessità di utilizzare il cosidetto “decreto spalma-debiti”, decreto varato quando la situazione del calcio Italiano era parecchio difficile, e molti club erano indebitati, e che ha ricevuto molte critiche, anche dalla Unione Europea.
Decreto di cui la Juve, lo si ricorda ancora, non ha mai usufruito.