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“Il fatto non sussiste”. Assolti Moggi, Giraudo e Bettega

24 novembre 2009 Lascia un commento

Assolti. Perché il fatto non sussiste.
La sentenza di assoluzione per l’accusa di falso in bilancio (accuse mosse dalla procura di torino) contro Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Roberto Bettega è stata emanata dal GUP di Torino Dante Cibinel.
Assolta anche la Juventus.
Nonostante la nuova società avesse chiesto il patteggiamento tramite il suo legale zaccone.
Da ricordare che la nuova società aveva chiesto il patteggiamento anche nel 2008 nella cosiddetta “Calciopoli 2”.
E anche nel processo sportivo del 2006 ci fu chi parlò di patteggiamento della Juve, quando in un dialogo tra l’avvocato difensore della Juve zaccone e il presidente della CAF ruperto zaccone definì la serie B una “pena congrua” per la Juve. Concetto ulteriormente ribadito in una successiva intervista di zaccone a La Stampa.
In quei casi però i giudici avevano accolto le richieste della nuova società. Oggi invece la Juve è stata assolta nonostante la richiesta di patteggiamento.

La sua è proprio una fissazione

15 dicembre 2008 Lascia un commento

Udienza preliminare oggi a Torino per i presunti falsi in bilancio della Juve.
Secondo l’accusa gli ex dirigenti della Juventus Bettega, Moggi e Giraudo avrebbero falsato il fatturato della Juventus soprattutto attraverso la ipervalutazione di alcuni giocatori.
Il pm, utilizzando il D. Lgs. 231/2001, ha coinvolto anche la Juventus nel procedimento.
A difendere la Juventus ancora una volta l’avv. zaccone. Che già era stato avvocato difensore della società torinese nel processo sportivo farsa dell’estate 2006.
La Juventus allora fu retrocessa in serie B, penalizzata di 30 punti poi via via ridotti nei successivi gradi di giudizio, e privata di due scudetti, uno dei quali concesso all’inter.
Nel corso di quel processo aveva destato parecchio scalpore il dialogo sulla “pena congrua” tra l’avv. zaccone e il presidente ruperto, e ci fu chi parlò di patteggiamento della Juve. Zaccone in una successiva intervista al quotidiano torinese La Stampa fu molto più esplicito dichiarando che con la Juve retrocessa in serie B “giustizia sarebbe fatta” e anche che “I tifosi possono dire e pensare ciò che vogliono, io rispondo solo ai miei clienti, che sono pienamente soddisfatti del mio lavoro”.
Adesso secondo le voci che giungono da torino la storia potrebbe ripetersi. L’avv. zaccone sarebbe intenzionato a chiedere un patteggiamento in questo procedimento in cui la Juventus rischierebbe al massimo una sanzione pecuniaria di 500 mila euro.
Durante l’estate del 2008 un ennesimo patteggiamento della Juve, per la cosiddetta “calciopoli 2”, che aveva pagato la somma di 300 mila euro alla FIGC.

Stupisce e non poco la voglia di patteggiamento di questa “nuova” Juve, che anziché difendersi preferisce autoflagellarsi.

Da ricordare inoltre come le inchieste sui bilanci abbiano coinvolto svariate società di serie A e non solo. Sono state coinvolte roma e lazio ed i rispettivi presidenti dell’epoca, per cui i pm avevano chiesto la condanna, condanna arrivata per la roma (pena pecuniaria di 60 mila euro per illeciti amministrativi legati alla compravendita di giovani calciatori), assoluzione per la lazio, per cragnotti e per sensi, quest’ultimo assolto per prescrizione riguardo ad una imputazione.
Da notare come il pubblico ministero di quel processo è quel luca palamara che è pubblico ministero anche nel processo GEA che è alle battute finali a Roma.
Sono state coinvolte anche inter e milan e i rispettivi dirigenti, l’inter accusata anche di iscrizione irregolare alla stagione 2005/2006 (quella dello scudetto della Juve concesso poi all’inter). Milan e inter poi assolti perché “il fatto non costituisce reato”.

Da ricordare infine che la Juventus è stata una delle pochissime società di calcio a non avere la necessità di utilizzare il cosidetto “decreto spalma-debiti”, decreto varato quando la situazione del calcio Italiano era parecchio difficile, e molti club erano indebitati, e che ha ricevuto molte critiche, anche dalla Unione Europea.
Decreto di cui la Juve, lo si ricorda ancora, non ha mai usufruito.